Fonte: Android Central
Apple ha avuto un grande successo durante l'evento MacBook Pro di lunedì. Qualunque cosa pensi di Apple, è silicio M1 Pro/Max aggiornato sembra incredibilmente potente, e il suo AirPods di terza generazione sarà un successo tra gli audiofili. Ma l'annuncio più strano è arrivato proprio all'inizio, quando il CEO di Apple Tim Cook ha annunciato una nuova opzione di streaming musicale dipendente da Siri.
Apple Music Voice è un abbonamento di $ 4,99 al mese che ti dà accesso al catalogo completo di 90 milioni di brani del servizio, senza pubblicità. Tuttavia, a differenza di Apple Music standard, non puoi utilizzare un touchscreen per selezionare o cercare brani. Invece, devi chiedere a Siri di trovare una canzone o una playlist per te.
Avrai accesso a "decine di migliaia di playlist, tra cui centinaia di nuove playlist di umore e attività, mix personalizzati e stazioni di genere; così come la pluripremiata Apple Music Radio." Ma a differenza di Apple Music standard, non puoi creare le tue playlist, scaricare musica per l'ascolto offline o utilizzare l'interfaccia utente familiare. E, naturalmente, gli utenti di Apple Music per Android non possono utilizzarlo affatto poiché richiede l'accesso a Siri.
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Fonte: Apple
I miei pensieri iniziali su Apple Music Voice erano: "Cosa? Come mai? Chi lo userebbe?" Mi ha ricordato un po' l'iPod Shuffle, un lettore MP3 del 2005 che non ti permetteva di creare playlist. Invece, eri limitato ad ascoltare o saltare l'intera libreria. Non ho mai ricevuto l'appello. Ma circa 10 milioni di persone li hanno acquistati, e ad alcuni piace persino un'esperienza ridotta e più economica che richiede meno tempo e sforzi da parte loro.
Ad alcune persone piacciono i servizi essenziali ed economici che richiedono poco sforzo personale.
Apple non è la prima azienda a lanciare un abbonamento musicale solo audio. Il "Single Device Plan" di Amazon Music Unlimited ti consente di riprodurre in streaming la sua intera libreria musicale per $ 3,99 al mese tramite un dispositivo Echo o Fire TV. Questo sub con tecnologia Alexa esiste dal 2016. Che ci crediate o no, Apple potrebbe fare una scelta strategica emulandola.
Google Assistant e Alexa hanno superato Siri ormai da anni. Siri è sempre rimasta un'opzione secondaria dietro i controlli touchscreen, con i proprietari di iPhone che non lo utilizzano per compiti complicati. Nel frattempo, Amazon si è appoggiata a prodotti solo audio economici in modo che i clienti non avessero altra scelta che impiegare Alexa per anni, fornendo più dati per migliorarlo. E Google Assistant aveva una base di installazione più ampia a livello internazionale, insieme al motore di ricerca di Google per risultati migliori.
Fonte: Apple
Affinché Siri possa saltare la curva di apprendimento, Apple non sarà in grado di acquisire magicamente il pubblico internazionale di Android o i dati di ricerca di Google. Ma ciò Potere emula Amazon e lancia più servizi e prodotti a comando vocale. Un abbonamento musicale a basso costo limitato agli utenti Apple pazienti e fedeli — lanciato in 17 paesi diversi e in più lingue — potrebbe andare bene.
Apple Music Voice è fatto su misura per rendere Siri più intelligente. Dovrai solo essere paziente mentre lo istruisci.
Inoltre, renderà Siri più intelligente grazie ai suoi "mix personalizzati". Se Apple Music Voice è un iPod Shuffle del 21° secolo, analizza ogni volta che salti un brano o smetti di ascoltare. Ad esempio, quando ascolti solo i tuoi album preferiti, le app musicali possono trovare album "simili" ma generalmente hanno difficoltà a conoscere i tuoi gusti al di fuori delle tue scelte personali. Con un servizio che non ti consente di scegliere con la stessa facilità, Apple può creare profili musicali individuali migliori e migliorare le sue registrazioni AI.
Naturalmente, non importa quanto sia la scelta di Apple esperta di affari, non consiglierei a nessuno in realtà utilizzo Apple Music Voice - a meno che tu non sia un proprietario di HomePod parsimonioso, immagino. Il riconoscimento vocale e il tempo di risposta di Siri sono inferiori ai suoi assistenti rivali, il che potrebbe portare a qualche frustrazione. E non voglio dover dire a voce "Play Industry Baby" o "Play my running playlist" mentre sono in pubblico. Ma non si tratta solo di Siri o della paura dell'imbarazzo sociale!
I sottotitoli audio solo vocali sono un esercizio di pazienza, indipendentemente dall'assistente vocale utilizzato.
Ogni volta che chiedo il mio Eco Show 8 per riprodurre una canzone o una playlist di Spotify, Alexa riconoscerà le prime 40 canzoni ma si dibatterà con titoli complicati, copertine di canzoni o episodi di podcast. Per generi specifici come la musica classica, ho bisogno di ricordare i nomi e i numeri oscuri di orchestre e concerti specifici, quindi spero che raccolga una buona registrazione o esecuzione. È infinitamente più facile cercare un brano tramite testo e riprodurlo tramite Bluetooth, tuttavia Apple Music Voice lo renderebbe impossibile.
Fonte: Chris Wedel/Centrale Android
Perché Apple Music Voice è importante per gli utenti Android quando è solo iOS? Perché non dovresti essere sorpreso se l'altro i migliori servizi di streaming musicale emulalo. Non necessariamente la parte dell'assistente vocale, poiché la maggior parte delle aziende non ha le risorse per crearne uno, ma piuttosto un abbonamento simile a Pandora che si concentra sulla ricerca dei tuoi preferiti per te in cambio di un mensile inferiore prezzo. Se apparisse un abbonamento Spotify Lite con Daily Mixes basato sulle tue precedenti abitudini di ascolto, molte persone eseguirebbero il downgrade per risparmiare denaro.
Inoltre, sebbene non ci siano perdite o voci che suggeriscano questo, non sarei sorpreso se Google annunciasse il proprio abbonamento supportato da Assistant per YouTube Music su tutta la linea. È l'unica delle case intelligenti Big 3 che non ha un servizio di streaming musicale specifico per i suoi altoparlanti intelligenti come Nest Audio, e vorrà la propria opzione di abbonamento economica e senza pubblicità per rimanere competitiva. Google potrebbe persino commercializzarlo come più intelligente e più reattivo rispetto alla versione Siri.
Le app musicali vogliono che tu dipenda dai loro algoritmi AI, non dalle tue playlist.
Gli utenti pensano che le app di streaming musicale riguardino l'ascolto di ciò che vogliono senza pubblicità. Ma queste app vogliono essere stazioni radio, che apprendono le nostre simpatie e antipatie a livello individuale. Perché puoi copiare manualmente le tue playlist da un servizio all'altro, ma non puoi chiedere a un'app di esportare i suoi dati algoritmici su di te su un concorrente. Riguarda la fidelizzazione dei clienti, prima di tutto. Proprio come sono circa i nuovi chip M1 mantenendo i clienti Apple in quell'ecosistema.
Non so quanto successo avrà Apple Music Voice. Ma potrebbe essere il futuro dello streaming musicale, che ci piaccia o no.
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Michael L Hicks
Michael è un ex sviluppatore di ebook diventato scrittore di tecnologia il cui arco di carriera lo ha portato dalla realtà virtuale ai dispositivi indossabili, emergendo guide dalla tecnologia ai giochi, prima di arrivare ad AC per coprire Android, Oculus, Stadia e case intelligenti, tra le altre cose. Nativo della Bay Area, ama le squadre sportive poco performanti, correre e tormentare i suoi amici come DM per le campagne di D&D e RPG di Star Wars.